Come si misura la supremazia bianca nelle materie STEM e nella loro epistemologia? Credendoci a priori tanto per cominciare, poi prendendo un dato e rileggerlo con questa lente.
A parte gli scherzi (o... a parte... la verità?), sta facendo discutere uno studio statunitense che ha portato due professori di chimica ad avere il coraggio di uscire allo scoperto e dire la propria, dicendo qualcosa di controcorrente rispetto alla sempre più problematica "inclusività".
Di seguito riassumiamo a grandi linee quello di cui si è discusso.
Due professori di chimica della Florida International University, John Landrum e Joseph Lichter, commentano aspramente un modello di corso di chimica scritto da Michelle Anne C. Reyes, una biologa, e altri autori, che smantellerebbe una fantomatica e indefinita "supremazia bianca" all'interno della chimica.
Dall'abstract di Reyes si legge: "Presentiamo questo lavoro come esempio di un modello pedagogico trasformativo per smantellare la supremazia bianca in Chimica."
Nella risposta al corso, Landrum e Lichter ritengono che alla base del modello ci sia una "evangelizzazione di una prospettiva sociologica pari a un indottrinamento politico", una metodologia imperfetta e senza senso.
La preoccupazione dei professori è che, se si impara la chimica come vorrebbe Reyes, si entrerebbe in una distopia orwelliana che non lascia spazio ai veri principi della chimica.
Landrum e Lichter ricordano quanto l'autocensura negli ambienti universitari sia un problema serio che mette a repentaglio le carriere dei docenti, a causa delle politiche universitarie DEI (Diversity, Equity, Inclusion).
Anche chi vorrebbe commentare il corso all'interno del Journal of Chemical Education teme ripercussioni e preferisce non alzare la voce.
In risposta al commento, Reyes replica che non vi sarebbe alcuna agenda di sinistra, dal momento che gli studenti avrebbero liberamente scelto il corso.
Inoltre, sostengono che il razzismo nella scienza sarebbe un dato di fatto e che il 42% dei dottorandi in chimica negli USA sono internazionali, quindi sarebbe necessario insegnare che supremazia bianca ed eteropatriarcato sono fenomeni di "oppressione sistemica".
Reyes conclude che "non siamo i primi a rivendicare la supremazia bianca in STEM/Chimica", suggerendo che il fenomeno sia reale.
Analisi del Corriere della Tigre
Evidenziamo alcuni problemi rispetto alla posizione di Reyes:
- Credere che l'epistemologia della chimica sia razzista non falsifica l'ipotesi che corsi e riviste scientifiche possano avere influenza politica (Grievence studies affair).
- Sostenere che la libertà di scelta del corso escluda un’agenda di sinistra non tiene conto dell'influenza che l'università può avere sulle menti degli studenti.
Che lo studente abbia libertà di scegliere il corso non falsifica la posizione di chi ritiene che il corso sia allineato con un’agenda politica.
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